Chiarimenti a tutte le vostre richieste!
La Casa del Miele si trova in Terraferma del Comune di Venezia – località Ca’ Noghera.
“Venezia Centro Storico”, la più importante Isola della Laguna di Venezia, è collegata alla Terraferma veneziana dal Ponte della Libertà, con arrivo e fermata a Piazzale Roma.
Per raggiungere dal Bed and Breakfast Casa del Miele, Venezia Centro storico-Piazzale Roma, ci sono 8 chilometri, percorribili in auto o con l’autobus (45, 5 o ATVO). Normalmente il servizio è espletato ogni mezz’ora.
C’è comunque anche la possibilità di raggiungere il Centro storico – piazza San Marco direttamente dall’Aeroporto di Venezia (ubicato a 1,5 chilometri dal B&B), in motoscafo, attraversando le Isole di Murano (famosa per il vetro) e di Lido (l’aristocratica spiaggia dei veneziani). Normalmente il servizio è espletato ogni mezz’ora.
La Casa del Miele dista 1,5 chilometri dall’Aeroporto “Marco Polo” di Venezia, a cui è collegata tramite
l’autobus ATVO (CONSIGLIATO! perché diretto, più veloce ed economico) o il bus urbano actv n. 45. Normalmente il servizio è espletato ogni mezz’ora
La distanza della Casa del Miele dall’Aeroporto “San Giuseppe” di Treviso è di circa 25 km.
Direttamente dall’Aeroporto c’è l’autobus ATVO ( http://www.atvo.it ) con cambio alla Stazione ferroviaria di Mestre e fermata di fronte al Bed and Breakfast.
Nelle ore notturne dal piazzale della Stazione è disponibile la navetta gratuita che porta i giocatori direttamente al Casinò (ubicato a 200 metri dal B&B) con ultima corsa alle 01:15 del mattino
Padova è a 30 chilometri percorribili tramite autobus o treno. Treviso dista 20 chilometri percorribili tramite autobus o treno. Per Jesolo ci vogliono 30 chilometri percorribili tramite autobus. Cortina d’Ampezzo si trova a 140 chilometri percorribili tramite autobus
Con l’auto:
raggiungere l’Aeroporto “Marco Polo” di Venezia e proseguire in direzione Casinò di Venezia – Ca’ Noghera lungo la Strada Statale n. 14 “Triestina” per Trieste – Jesolo. Dopo 2 Km (all’altezza della grande indicazione “Casinò”) attenti al segnale stradale “Bed & Breakfast”, vedrete sulla destra la Casa gialla del B&B
Dall’Aeroporto di Venezia (biglietti agli specifici box office):
autobus ATVO (CONSIGLIATO! perché diretto, più veloce ed economico) o il bus urbano actv n. 45, direzione Casinò di Ca’ Noghera. Scendere dopo circa 10 minuti alla fermata prima del Casinò, vedrete sulla destra la Casa gialla del B&B.
Dalla Stazione ferroviaria (biglietti agli specifici box office):
Stazione di Mestre (consigliata):
– 200 metri a destra dal piazzale della Stazione direttamente alla Casa del Miele autobus ATVO. Biglietto per Ca’ Noghera e scendere alla fermata Casinò – Ca’ Noghera, vedrete sulla destra la Casa gialla del B&B. Ogni mezz’ora, con ultima corsa alle ore 21:15
-per i giocatori sempre dal piazzale della Stazione di Mestre è disponibile la navetta gratuita che porta direttamente al Casinò (ubicato a 200 metri dal B&B). Ogni ora, con prima corsa alle 16:15 e ultima corsa alle 01:15 del mattino
Stazione di Venezia “Santa Lucia” (situata 10 minuti dopo quella di Mestre):
-da Piazzale Roma (Pulman Bar) direttamente alla Casa del Miele autobus ATVO. Biglietto per Ca’ Noghera e scendere alla fermata Casinò – Ca’ Noghera, vedrete sulla destra la Casa gialla del B&B. Ogni mezz’ora, con ultima corsa alle ore 21:00 (CONSIGLIATO! perché diretto, più veloce ed economico)
-da Piazzale Roma autobus urbano actv n. 5 per Aeroporto e cambio a Tessera (la fermata prima dell’Aeroporto) con autobus n. 45 direzione Casinò – Ca’ Noghera. Scendere dopo circa 10 minuti alla fermata prima del Casinò, vedrete sulla destra la Casa gialla del B&B. Ogni mezzora
Su richiesta, a qualsiasi ora
Gratuito, all’interno del giardino
No, solo pernottamento
Enrico è a disposizione per consigli sui più disparati ristoranti locali
Assolutamente no! ma si raccomanda il massimo silenzio nelle ore notturne
24 ore su 24 su specifica richiesta
Tutte le camere sono dotate di bagno privato con doccia e asciugamani. La biancheria è inclusa. Cassaforte, aria condizionata, connessione ad internet gratuite
Assolutamente no!
Attualmente la struttura non è attrezzata per ospitare gli animali
Chi è stato a Venezia, sa come sia molto difficile rimanervi in visita per più di uno… due… tre giorni al massimo. Venezia più che bella (che è ormai un luogo comune) è una città unica, e a scoprirla sul serio diventa molto, ma molto defatigante.
A meno che non abbiate uno specifico obbiettivo (un museo, una chiesa, un dipinto o una scultura particolare), girare per Venezia stanca. Venezia o la prendi tutta in un colpo (il classico “mordi e fuggi” dei moderni visitatori), o la devi saper apprezzare pian piano, senza fretta, e con varie pause inframmezzate.
Ecco perché allora io consiglio – se non fate parte della sempre più folta schiera di quei pazzi globetrotter che riescono di città in città a snocciolarsi l’Italia in meno di una settimana, e tutta l’Europa, dall’Atlantico agli Urali, in meno di cinque anni di periglioso vagabondare (considerando mediamente di un mese il periodo vacanziero annuo) – consiglio appunto, se siete un po’ meno zingari e più stanziali, di diversificare, ossia sorbire il dolce calice a piccoli sorsi e con lunghe pause. Intendiamoci, non vi sto invitando a stare al bar a oziare tutto il santo giorno, per quanto il bar sia uno di quelli famosi attorno a piazza S. Marco (dove un caffè – mi è stato detto ultimamente da un amico – arrivate anche a pagarlo più di 10 euro), quanto di prendervi una pausa e considerare anche quanto di più bello possa esserci intorno alla più unica città al mondo.
Stiamo parlando di mainland, terraferma, periferia, stiamo parlando di enogastronomia, ambiente, avventura!
Mille e non più mille sono le cose che potrei dirvi ora, ma da buon veneziano io sono un pratico e mi piace consigliarvi come io vorrei essere consigliato se venissi nel vostro Paese. Poche parole, ma salde e incisive, che illuminino la mente di ciascuno, anche diversamente da ogni altro. Perché ognuno ha un proprio modo, differente, di vivere la vacanza: a piedi, in bicicletta, col treno o con l’aereo; visitando, bevendo e mangiando, spendendo o risparmiando, parlando, scrivendo, ballando.
Io dico: prima di tutto però (prima dei musei, chiese, dipinti o sculture varie) imparate a conoscere (e rispettare!) la Gente del posto; io dico: la “venezianità”. Aspetto “sine qua non” ogni ulteriore anelito, per quanto nobile possa essere, viene annullato, bruciato, disperso.
Se siete dei nostri allora dai, qua la mano! e benvenuti a Venezia e nel suo hinterland, perché solo così potrete amare questa città unica, e Venezia prodigalmente vi ricambierà.
Pensate solo a questo: che neppure i grandi Signori della Venezia repubblicana, resistevano nei loro pur belli e gran palazzi del Centro storico per più di sei mesi all’anno, trascorrendo i rimanenti proprio nella Terraferma limitrofa, dove ancor oggi fanno bella mostra di sè le loro sfarzose ville patrizie.
Il primo itinerario “fuori porta” si snoderà allora senz’altro lungo la Riviera del Brenta (ancor oggi navigabile), per andare fino a Padova; oppure lungo la carrozzabile del Terraglio per andare fino a Treviso. Sono queste infatti le due più importanti città a ridosso di Venezia. L’una, Padova, città universitaria per eccellenza (vi ha sede la più antica Università d’Italia), con Prato della Valle (la più grande piazza d’Europa) e piazza delle Erbe nel centro storico cittadino (e la Basilica di Sant’Antonio, non dimentichiamoci, uno dei pellegrinaggi più frequentati nel mondo). L’altra, Treviso, meravigliosa città medioevale murata, con le sue acque che la cingono e vi si addentrano formando isole e spingendo caratteristiche pale di mulino.
Non vi dirò – badate bene – di allontanarvi oltre questi 20-30 km dalla Laguna, per vedere i restanti, pur splendidi, capoluoghi del Veneto (come Rovigo col suo Delta del Po, il fiume più importante d’Italia; Vicenza con la Sua Madonna di Monte Berico; Verona e il suo lago di Garda, il più grande d’Italia; Belluno con Cortina d’Ampezzo, la più prestigiosa località sciistica del mondo, a sole 2 ore e mezza d’auto da Venezia). Nooo…, non vi dirò questo, chè vi ci vorrebbe un’altra vacanza, e comunque vi distoglierebbe troppo dalla meta prefissata, che rimane comunque la Venezia lagunare di cui sopra. Vi dirò delle altre cose che io vi ho scorte, senza troppo allontanarvisi. Come delle dorate spiagge di Jesolo, o delle bollenti acque termali di Abano Terme, dell’incantevole soavità pedemontana di Asolo, delle storiche rovine archeologiche di Altino, degli incomparabili ambienti naturali delle gronde lagunari, delle navigabili aste fluviali dei fiumi Sile e Livenza fin dentro al Mar Adriatico, passando ancora per le lagune e per le più importanti e caratteristiche cittadine del Veneto Orientale.
E qui permettetemi di ricordare Motta, San Stino, più a lato Portogruaro, e ancora Torre di Mosto, La Salute e giù , giù fino alla foce, dove Caorle e le sue Valli abbinano alle spiagge vacanziere il duro lavoro dei pescatori in contesti ambientali davvero incontaminati. Sono posti, questi, a un tiro di schioppo da Venezia, raggiungibili anche in bicicletta (se siete buoni pedalatori), dove mangiare e bere alla grande, pesce fresco di mare, di valle, di fiume (rinomata in tutto il mondo la dolce anguilla della Livenza), Tocai, Pinot bianco e grigio, Chardonnay, Riesling, Sauvignon, Verduzzo tra i vini bianchi, e Merlot, Cabernet franc e sauvignon, Refosco tra i vini rossi.
Passa per di qua infatti la “Strada dei vini doc di Lison Pramaggiore”, e sarebbe proprio un vero peccato perdersela, perché sono state proprio queste fertili Terre insieme alle sue indomite Genti a far di Venezia la grande Venezia, che nel ricordo dei tempi passati, per quanto possibile, noi poveri giullari cerchiamo di non far dimenticare.
Sì, su preventiva richiesta, appoggiandosi a specifiche strutture
Riportiamo sinteticamente le tante opportunità organizzate in collaborazione con gli operatori locali per una vacanza che abbini alla classica visita di Venezia, la scoperta del suo incommensurabile patrimonio acqueo .
Mare, laguna, barene, oasi naturalistiche e quant’altro.
Alla città d’arte per antonomasia non si può infatti disgiungere la Venezia acquatica, dove uccelli stanziali e migratori, pesci di mare e d’acqua dolce, ed altri animali tipici dei luoghi hanno trovato sicuro rifugio, preservati dalla Convenzione internazionale di Ramsar per la difesa degli ambienti naturalistici di pregio.
Quindi ecco per voi gli “itinerari acquei”: artistici, archeologici, pescherecci, religiosi, naturalistici, ambientali, lagunari, marini, fluviali, gastronomici, alla scoperta delle antiche tradizioni della “venezianità”.
Il parco barche a disposizione è tra i più vari e spazia dalla semplice canoa al maestoso battello cabinato, ma non mancano le classiche imbarcazioni da pesca e i tipici “bragozzi” veneziani. C’è solo l’imbarazzo della scelta, perché potrete avventurarvi remando, o lasciandovi trasportare a vela dalla brezza del vento, oppure sfruttando le moderne tecnologie di propulsione.
-Venezia e le sue Isole maggiori: è l’itinerario classico, e comprende la visita a Torcello, Burano, Murano
-Venezia e le sue Isole minori: ricordiamo quelle adiacenti al Centro storico, come San Giorgio, Santa Maria delle Grazie, San Servolo, San Clemente, San Lazzaro degli Armeni; e quelle limitrofe, quali Poveglia, Sacca Sessola, San Clemente, Le Vignole, San Erasmo, San Giacomo in Palude, San Francesco del Deserto
-Venezia e i suoi litorali: lungo le striscie di terra di Lido e Pellestrina, che separano Venezia dal mare, con eventuale sosta anche a Chioggia e Sottomarina (Sud), o Cavallino e Jesolo (Nord)
-Venezia e il suo mare: costeggiando le spiagge più famose dell’Adriatico, pescando insieme ai pescatori locali, imparando i segreti del mare
-Venezia e i suoi fiumi: lungo la Riviera del Brenta con le sue famose ville; il fiume Sile con i suoi meravigliosi ambienti; la Livenza con le sue chiari, fresche e dolci acque
-Venezia e le sue valli: nei luoghi più incontaminati della laguna, la natura è allo stato selvaggio, gli uomini hanno dall’antichità ideato le valli da pesca, dove cefali, orate, branzini, anguille, molluschi, crostacei e altre specie lagunari sono allevati estensivamente
Naturalmente è qui impossibile indicare le tante varianti delle opportunità di navigazione proposte: da soli o in gruppo, per famiglie o solo adulti, di qualche ora o per l’intera giornata, con pranzo a bordo o sosta in ristorante, di giorno o di notte, con guida turistica e/o naturalistica, con itinerario convenzionale o su rotte a richiesta, con percorso ad anello o imbarco e sbarco in località diverse, ecc., ecc.
Contattateci quindi per tempo e saremo lieti di fornirvi tutte le indicazioni necessarie affinché il vostro soggiorno possa realmente essere “una vacanza per scoprire, amare, gustare Venezia”.
Bus shuttle gratuito da e per la Stazione ferroviaria di Mestre (normalmente ogni ora pomeridiana e notturna)
Siete stanchi di camminare per il dedalo di calli e campielli di Venezia Centro storico?
E allora ristoriamoci tra campi e boschetti dell’entroterra, là dove, nel V secolo dopo Cristo, la storia di Venezia ebbe inizio.
Stiamo parlando di Altino (a 3 chilometri dalla Casa del Miele), grande centro romano lungo la via Annia, che da Adria in quel tempo portava ad Aquileia, oggi Museo archeologico di caratura nazionale, anche a cielo aperto. Intorno a quei campi si era consolidato un centro abitato di primordine, fulcro di traffici, crocevia di mezzi, con vestigia tuttora emergenti a imperitura memoria.
La decadenza sancita dalla calata di Attila, capo del popolo degli Unni, determinò la nascita di Venezia, perché quelle genti, per scappare alla furia devastatrice dei barbari non trovarono di meglio che insinuarsi nei meandri paludosi della laguna veneziana, colonizzando per prima l’isola di Torcello. Poi venne Burano, Murano e quindi Venezia, città unica al mondo, interamente creata dal nulla sui tronchi provenienti dalle vicine foreste venete e della penisola dalmata, convogliati nelle barene lagunari attraverso il corso dei fiumi o l’ingresso dal mare, per le tre “fessure” che ne determinano il collegamento.
Venezia è nata così, sulle palafitte, un’isola che non c’era, confidando sui tronchi di legno che con l’acqua salsa si induriscono più della pietra. Dopo è storia risaputa e recente… con la Serenissima Repubblica, che ci ha tramandato fino ad oggi un’incomparabile tesoro d’arte e di architettura.
Ma torniamo a noi e ad Altino.
In mezzo a quel campi gli uomini d’oggi hanno riscoperto “le Vie”, percorribili ora in un meraviglioso itinerario misto sterrato / asfalto, lungo gli argini dei fiumi di un tempo. Un tuffo nella storia, risalente addirittura al primo secolo a.C., con la costruzione della grande via Annia e della successiva Claudia Augusta, aperta attraverso il Passo Resca, passando per Feltre e Trento, proprio quando in Palestina nasceva la Madonna (15 a. C.), che in questo luogo, con una grande festa di popolo, luminarie e libagioni, si invoca in processione nella ricorrenza del Carmelo, il 16 luglio di ogni anno.
Su queste “Vie” un anello ci ricorda gli antichi splendori, percorribile, preferibilmente in mountain bike, con ogni tempo e in ogni stagione, al di fuori del tempo e dello spazio, sublimando l’eternità dell’uomo che si fa simile a Dio. Con partenza da Altino, dove si può noleggiare la bicicletta, il percorso, battezzato “della memoria”, si snoda anche ad attraversare l’oasi naturalistica di Trepalade, e, lungo gli argini dei corsi d’acqua Zero, Sile e Dese, si congiunge, per i più volonterosi, al più ampio progetto escursionistico totalmente ciclabile che dalle sorgenti degli stessi fiumi porta fino al mare, sfociando nelle meravigliose spiagge di Jesolo – Cavallino.
Proprio la Cooperativa sociale di qualità denominata “Le Vie” ha voluto valorizzare questi territori, organizzando visite archeologiche, escursioni in bicicletta, degustazioni tipiche, navigazioni in battello, con partenza da Altino, in collaborazione, oltre che con il Bed and Breakfast Casa del Miele, con Museo archeologico nazionale di Altino, Trattoria Antica Altino, Oasi Trepalade, Provincia di Venezia, Bike office della Provincia di Venezia, Fiab-Amici della bicicletta, Trenitalia
Antipasto: “capasanta gratinata” e “moeche fritte”!
Tra i primi piatti: “risi e bisi”
Come secondo: “fegadini alla venexiana”
Antipasto, secondo, o piatto unico? Le mitiche “sarde in saor”
Contorno: ma certamente il radicchio rosso di Treviso (crudo, cotto o ai ferri!)
Dolci: “tiramesù” e la “fregolotta”
Sono solo alcuni esempi di nomi che racchiudono un universo di cultura gastronomica locale, perdendosi nella notte dei tempi…
E non dimenticatevi, preparata il solo il 21 novembre, grande festa di popolo per Venezia in onore della Madonna della Salute, il piatto della “castradina”, difficile da trovare, ma il cui solo sentore riporta l’anima agli “antichi splendori”!
Permettetemi invece di proporvi alcune ricette, peraltro di difficile esecuzione, perché carente è la materia prima, a valorizzazione di un prodotto che è stato da sempre il piatto ordinario delle genti dell’entroterra veneziano: il pesce d’acqua dolce, ché nei nostri fiumi di risorgiva, ancora sani e puliti, solo pochissimi pescatori professionali riforniscono altrettanto pochi “conniventi” ristoratori passionali:
mantecato di luccio, risotto di brodo di carpa ai funghi porcini, tinca al rosmarino, zuppetta di barbo e patate, filetti di anguilla (di fiume!) al balsamico, farfalle al sugo di cavedano e strudel di cavedano alle verdure, insalata di code di gamberi e spaghetti con le teste di gambero (stiamo parlando dei gamberi d’acqua dolce! ormai pressoché introvabili), pesce gatto in umido.
Merlot (ad acino rosso), Garganega (bianco), Prosecco (bianco), Corvina/Rondinella (rosso), Cabernet Franc/Cabernet Sauvignon (rosso), Tocai Italico (bianco), Pinot Bianco (bianco), Verduzzo (bianco), Raboso (rosso), Trebbiano (bianco), Durella (bianco), Moscato (bianco), ed ancora Malbech, Marzemino, Pinot Nero, Refoso dal peduncolo rosso, Schiava, Tocai Rosso per i rossi e Chardonnay, Pinella, Pinot Grigio, Riesling, Sauvignon, Vespaiola per i bianchi:
sono queste le uve, in rigoroso ordine di superficie coltivata, prodotte dal Veneto, che così si colloca prima Regione vinicola d’Italia.
Da queste uve, sapientemente curate e vinificate, nascono vini prestigiosi, bianchi e rossi, adatti per ogni tipo di piatto, sapientemente posti in commercio a tempo debito da una ventina di specifici Consorzi di tutela.
Certamente sì!
A seconda del periodo e dei servizi, il costo del pernotto varia da un minimo giornaliero di 40 euro per la camera singola, ad un massimo di 90 euro per la doppia king. Comunque mediamente il costo della camera doppia si aggira sui 70 euro a notte (con 20 euro in più per ogni letto aggiunto). Imposta di soggiorno esclusa. 5 euro in meno per persona al giorno senza colazione.
Per assicurarsi la minor spesa assoluta il consiglio è quello di contattarci di volta in volta, senza impegno, per telefono 338 0300560, con WhatsApp, o per e mail info@casadelmiele.com
Si può utilizzare anche l’apposito modulo dal Sito internet stesso https://www.casadelmiele.com/contatti-dove-siamo-come-prenotare/, oppure prenotare tramite lo specifico widget di Home page
Verificata la disponibilità, senza impegno per telefono 338 8300560, con WhatsApp, per e mail info@casadelmiele.com, utilizzando l’apposito modulo dal Sito internet stesso https://www.casadelmiele.com/contatti-dove-siamo-come-prenotare/, oppure tramite lo specifico widget di prenotazione immediata in Home page.
La prenotazione viene confermata dopo versamento di un acconto pari al costo della prima giornata di soggiorno, tramite:
Carta di credito (solo VISA e MASTERCARD) comunicandone per email (anche con più invii separati) numero (16 cifre) e mese ed anno di scadenza
MODALITA’ PREFERITA
Bonifico bancario su e/e n. CC8500899571 di Banca Generali, intestato a Bed and Breakfast Casa del Miele di Giorgiutti Enrico (cod. ABI: 03075, cod. CAB: 02200, CIN: H).
Codice IBAN: IT90H0307502200CC8500899571
Codice BIC o SWIFT: BGENIT2TXXX
SPESE BANCARIE A CARICO. Spedire per email la ricevuta di versamento.
Vaglia postale intestato a Bed and Breakfast Casa del Miele di Giorgiutti Enrico 30173 TESSERA VE via Paliaghetta 2/a.
SPESE POSTALI A CARICO. Ricorda di spedire per email la ricevuta del versamento
L’acconto sarà trattenuto solo in caso di disdette pervenute meno di sette giorni precedenti l’arrivo concordato.
In caso di arrivo posticipato, o partenza anticipata verrà addebitato l’intero soggiorno
Perchè dalla Casa del Miele – non avrai problemi di parcheggio – non dovrai trasportare bagagli per calli e campielli – farai l’entrata trionfale a S. Marco: con la barca – potrai più agevolmente visitare anche le zone limitrofe – degustare a buon prezzo le specialità locali e alla fine ti accorgerai di aver speso molto meno!!! |